Tra i lavori eseguiti in luoghi elevati, rientrano tutte le attività che comportano l’operare ad un’altitudine superiore ai 2 metri, esponendo i lavoratori a rischi significativi. Le piattaforme aeree sono macchine impiegate per lavori in quota, che consentono agli operai di svolgere compiti temporanei ad un’altezza superiore anche ai 100 metri dal suolo. Sono veicoli specificamente progettati, per consentire un posizionamento rapido dei lavoratori alla quota desiderata, che varia in base al tipo di piattaforma aerea utilizzata. L’azionamento ed il controllo della piattaforma, avviene direttamente su di essa oppure da terra, tramite gli appositi comandi.
Le piattaforme trovano ampio impiego sia in ambienti esterni, che in spazi chiusi. Data la vastità degli impieghi, esistono numerosi modelli di piattaforme aeree a seconda dell’altezza che si desidera raggiungere e per le tipologie di cantiere. Per questo motivo, sempre più aziende ricorrono alla formula del noleggio di piattaforme aeree per svolgere i lavori in quota, posizionando questa categoria di macchine tra le più richieste sul mercato.
Lavori con le piattaforme aeree: cos’è lo sbarco in quota
Lo sbarco per i lavori in quota tramite una PLE (Piattaforma di Lavoro Elevabile), è il termine ufficiale utilizzato per descrivere l’azione che le macchine, comunemente note come piattaforme aeree o cestelli, permettono di far fare agli operai. A seconda di come viene eseguita, possiamo dividere questi veicoli in due gruppi principali:
Il primo gruppo comprende tutti i sollevatori in cui il baricentro del carico resta sempre all’interno delle linee di ribaltamento.
Il secondo gruppo comprende invece, le piattaforme aeree in cui il baricentro del carico può trovarsi al di fuori delle linee di ribaltamento.
Quando si parla dell’accesso in quota tramite l’uso della PLE, una delle domande più frequenti, è se si può eseguirlo attraverso l’uscita dal cestello. La risposta, considerando che la PLE è un luogo di lavoro progettato per garantire il posizionamento in quota degli operatori ma non l’accesso a differenza di altre attrezzature come gli ascensori, è generalmente negativa. Tuttavia, in alcuni casi, è consentito un utilizzo eccezionale per lo sbarco in quota tramite PLE, a condizione che nella valutazione dei rischi associati alla lavorazione, si dimostri che adottare un alternativa comporterebbe un rischio maggiore rispetto allo sbarco dalla PLE.
La sicurezza durante i lavori in quota sulle piattaforme aeree
Generalmente la mancanza di attenzione ed il mancato rispetto delle procedure previste per l’utilizzo delle piattaforme aeree, costituiscono una delle principali cause di incidenti durante i lavori in quota.
In particolare, l’assenza di dispositivi di protezione individuale adeguati durante l’uso, l’utilizzo al di fuori del baricentro stabilito dal produttore e l’uscita dalle piattaforme aeree per raggiungere zone in quota, sono degli esempi comuni di come valutazioni e organizzazioni errate del lavoro possano influire sul destino degli operatori.
Tra gli incidenti più comuni in Italia, che spesso portano a numerosi procedimenti penali, possiamo citare:
- Cadute causate da un utilizzo errato delle protezioni perimetrali.
- Caduta di materiali dall’alto.
- Schiacciamenti e lesioni derivanti dall’impatto con ponteggi, edifici e altre attrezzature.
- Utilizzo di attrezzature non autorizzate in ambienti in quota, aumentando il livello di pericolosità delle attività.
Spetta al datore di lavoro fornire tutte le misure preventive necessarie. Al fine di evitare spiacevoli incidenti, l’articolo 111 del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro stabilisce gli obblighi del datore di lavoro, che deve selezionare le attrezzature più idonee per garantire condizioni di lavoro sicure basandosi su due criteri:
- Dare priorità alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle individuali.
- La natura dei lavori da eseguire deve essere il punto di partenza per determinare l’attrezzatura più adatta.
Le diverse tipologie di piattaforme aeree
Le piattaforme aeree che consentono di sollevare gli operatori da terra, sono estremamente utili per una vasta gamma di professionisti, tra cui imprese edili, imbianchini, elettricisti, giardinieri e molti altri.
In particolare i principali modelli sono:
Piattaforma aerea semovente, utilizzata per la gestione del magazzino e manutenzione, anche in siti di difficile accesso. Si solleva verticalmente e può raggiungere un’altezza massima di 10 metri.
Piattaforma verticale elettrica, perfetta per utilizzi interni, facilmente trasportabile ed adatta per altezze fino a 14 metri.
Piattaforme a pantografo, dotate di un ampio cestello e un sistema di sollevamento estremamente performante, che può estendersi fino a 18 metri.
Piattaforma a ragno, è caratterizzata da una manovrabilità superiore rispetto ad altri modelli grazie a un braccio estremamente flessibile. Ideale per lavorare su tetti e superare agilmente ostacoli sia a terra che in quota.
Piattaforme telescopiche, sono la soluzione ideale per avvicinarsi il più possibile all’area di lavoro. Molto utilizzate in cantieri, costruzioni e interventi di riparazione.
In conclusione
Le piattaforme aeree, sono le macchine indispensabili per svolgere lavori in quota in modo efficiente, rapido e sicuro. Vengono ampiamente utilizzate da diverse categorie di professionisti ed aziende tra cui imprese edili, imbianchini, elettricisti e giardinieri.
Esistono diverse tipologie disponibili sul mercato del noleggio, come quelle semoventi, verticali, a pantografo, a ragno e telescopiche. Ogni modello permette di raggiungere una determinata quota, per questo motivo bisogna scegliere le piattaforme aeree a seconda dei lavori che bisogna svolgere.
È fondamentale inoltre, rispettare le procedure corrette durante l’utilizzo di queste macchine al fine di evitare incidenti. L’assenza di dispositivi di protezione individuale adeguati, l’utilizzo improprio del baricentro stabilito dal costruttore e l’accesso in quota al di fuori delle specifiche delle piattaforme possono portare a gravi conseguenze per gli operatori.
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