L’aria compressa è una forma di energia largamente utilizzata per un ampio ventaglio di lavorazioni. Dalla pulizia alla manutenzione passando per la verniciatura, i compressori ad aria sono attrezzature versatili che supportano il lavoro degli addetti fornendo una quantità quasi illimitata di energia.
Scegliere il compressore a noleggio più adatto alla lavorazione da compiere è quindi molto importante. In questo articolo scopriremo le caratteristiche dei compressori ad aria e cercheremo di dare risposta ad una domanda che molti clienti si pongono: motocompressore o elettrocompressore, quale mi serve?
Cos’è un compressore ad aria
Un compressore ad aria è un’attrezzatura che genera forza comprimendo un gas. L’energia generata prende così il nome di aria compressa e permette di svolgere lavori come la pulizia, la verniciatura, la potatura o il gonfiaggio.
Nonostante vi siano in commercio molte tipologie di compressori, le parti che troviamo in ognuno di essi sono un motore che permette all’attrezzatura di funzionare, un serbatoio contenente l’aria, un tubo flessibile collegato ad un rubinetto e due manometri che indicano rispettivamente la pressione del serbatoio e la pressione in uscita (che generalmente varia dai 7 ai 25 bar a seconda del modello).
I compressori hanno due punti di forza che li rendono estremamente duttili. Prima di tutto la questione sicurezza: a differenza dell’elettricità l’aria compressa non è soggetta ad incendi o cortocircuiti e permette di lavorare con più sicurezza.
Il secondo vantaggio dell’uso di queste attrezzature è la possibilità di generare energia anche in luoghi poco agevoli o remoti.
A cosa serve un compressore
Come abbiamo già accennato il compressore ad aria può essere utilizzato per molti tipi di lavori anche diversi tra loro. Vediamone gli esempi più diffusi.
La prima lavorazione per cui si utilizza l’aria compressa è la pulizia. Tramite le apposite pistole di soffiaggio si possono pulire angoli e componenti che sarebbe difficile raggiungere con altri attrezzi.
Un’altra attività in cui l’aria compressa è un grande alleato è la manutenzione. Gonfiare pneumatici o lubrificare i punti di ingrassaggio diventano operazioni semplicissime se utilizziamo il giusto accessorio collegato al compressore.
Altre due lavorazioni che sfruttano l’aria compressa sono la verniciatura e la sabbiatura. Pur simili tra loro per effettuare la seconda è necessario un compressore che che generi maggior potenza.
L’ultima delle applicazioni dei compressori è l’alimentazione di utensili ad aria compressa, che svolgono le stesse funzioni degli elettroutensili, come smerigliatrici o levigatrici.
Differenze tra motocompressore ed elettrocompressore
Adesso che abbiamo approfondito cos’è e a cosa serve un compressore d’aria vediamo quali sono le differenze tra motocompressore ed elettrocompressore.
Come già si può dedurre dal loro nome è l’alimentazione ciò che caratterizza queste due attrezzature. Il motocompressore è alimentato tramite un combustibile, che può essere diesel o benzina, mentre un elettrocompressore è azionato mediante elettricità. Come detto in precedenza i primi sono la soluzione più adatta a lavorare in luoghi in cui non si ha la sicurezza di poter trovare l’alimentazione elettrica.
Esistono molti modelli e molti marchi sia di motocompressori che si elettrocompressori ma i due si diversificano anche per dimensioni e semplicità di trasporto. I motocompressori, di dimensioni più contenute, possono essere facilmente trainati così da raggiungere anche luoghi di lavoro più remoti come l’aperta campagna.
Gli elettrocompressori sono invece attrezzature che possono essere ben più ingombranti e di conseguenza più difficili da trasportare. I luoghi di utilizzo più comuni sono le industrie ed i cantieri, oltre alle gallerie in cui non è possibile utilizzare i motocompressori.
Parlando di alimentazione elettrica la bilancia pende verso l’elettrocompressore, meno impattante e più silenzioso rispetto al motocompressore, quindi più adatto al lavoro all’interno.
In termini di potenza sono invece i motocompressori a superare i modelli elettrici, dato che sono in grado di produrre una maggior pressione di uscita dell’aria.
Motocompressore o elettrocompressore: quale mi serve?
Nell’approfondire queste due attrezzature abbiamo in parte già risposto alla domanda. Il cliente deve innanzitutto analizzare la situazione in cui sta lavorando per capire se gli serve un motocompressore oppure un elettrocompressore.
L’accesso all’energia elettrica è il primo punto a cui prestare attenzione: se si ha la sicurezza di poter disporre di elettricità è preferibile scegliere un elettrocompressore, che rende il lavoro più agevole per gli addetti in termini di emissioni e rumore. Nel caso in cui non si possa avere accesso all’elettricità la scelta ricadrebbe su di un motocompressore.
Un’altra discriminante di scelta è la capacità del serbatoio, una delle parti principali del compressore, e di conseguenza la potenza di uscita dell’aria compressa. Se dobbiamo svolgere attività di fai da te o di pulizia della casa è sufficiente un compressore con un serbatoio dalle dimensioni più contenute (25-50 litri) mentre in ambito professionale sono più indicati serbatoi di più ampio volume. Come in precedenza, la situazione in cui va effettuata la lavorazione farà scegliere per un elettrocompressore, se si ha accesso agevole all’elettricità, oppure ad un motocompressore.
L’ultimo aspetto da considerare è la semplicità di trasporto del compressore utilizzato. Abbiamo visto in precedenza come gli elettrocompressori possano essere più ingombranti e necessitino di essere trasportati su camion, mentre i motocompressori siano sempre dotati di ruote e quindi facilmente trainabili. Il fattore che determina la scelta diventa quindi la durata del lavoro e di conseguenza del noleggio; per un periodo di alcune settimane è preferibile l’utilizzo di elettrocompressori mentre per pochi giorni la scelta più adatta è il noleggio di un motocompressore.
Le nostre conclusioni
L’aria compressa è una delle forme di energia più usata ma capire se si ha necessità di un motocompressore o di un elettrocompressore può non essere semplice.
Gli elementi da considerare sono diversi, partendo dalla possibilità o meno di allacciarsi alla rete elettrica per poi passare ad aspetti come dimensioni e semplicità di trasporto del compressore.
Consigliamo sempre di rivolgersi ad un noleggiatore professionista che saprà supportare il cliente nella scelta tra un motocompressore o elettrocompressore e consigliarlo sul modello più adatto al lavoro da compiere.