Il rapporto tra le parti nel noleggio di macchine e attrezzature viene disciplinato dal contratto, proprio come abbiamo avuto modo di vedere in un nostro precedente articolo.
All’interno di esso viene quindi indicato il deposito cauzionale che il cliente deve versare al momento della stipula del contratto e quali sono le condizioni per cui la somma potrebbe non essere totalmente restituita.
In questo articolo punteremo l’attenzione sulla cauzione nel noleggio macchinari con la nostra guida completa.
Cos’è una cauzione nel noleggio macchinari
Il deposito cauzionale è una determinata somma di denaro che il cliente versa, o meglio il noleggiatore blocca, al momento della stipula del contratto di noleggio. Avendo questa somma titolo precauzionale infatti viene solamente bloccata dal noleggiatore ed incassata solo alla mancata realizzazione delle clausole indicate nel contratto.
La cauzione rappresenta quindi una tutela per l’azienda di noleggio che sta concedendo al cliente l’utilizzo di una macchina o attrezzatura che ha un determinato valore ed ha caratteristica di temporaneità.
Per questo motivo l’intera somma viene restituita al cliente al momento della restituzione del bene nelle condizioni in cui era stato consegnato. In caso contrario viene incassata dal noleggiatore, parzialmente o totalmente, qualora il bene venga danneggiato oppure il cliente non effettui i pagamenti concordati.
In Italia esistono due modalità di versare la cauzione. Il primo e più utilizzato è tramite carta di credito mentre il secondo, anche se sta quasi del tutto scomparendo anche nel nostro Paese, è tramite assegno.
Come si calcola il deposito cauzionale
Prima di affrontare i differenti metodi di calcolo è importante capire perché viene richiesta una cauzione al cliente al momento della consegna del bene.
Il proprietario, ovvero il noleggiatore, concede in utilizzo al cliente un’attrezzatura o un macchinario che ha un determinato valore, assumendosi il rischio che questi beni possano essere danneggiati durante il periodo in cui sono noleggiati.
A seconda del bene in questione il suo valore può essere compreso tra le poche centinaia di euro, come nel caso degli elettroutensili, oppure cifre che si avvicinano, e talvolta superano, i 100mila euro come ad esempio i grandi escavatori o i sollevatori telescopici.
Proporzionalmente al valore del bene noleggiato si possono calcolare i depositi cauzionali utilizzando diversi metodi.
Tra questi possiamo citare il calcolo in percentuale, a scaglioni oppure a cifra fissa, ed ogni azienda di noleggio ha facoltà di utilizzare il proprio metodo di calcolo anche il base al valore della singola macchina.
Non esiste un metodo univoco per calcolare la cauzione ma il metodo consigliato da Assodimi, l’associazione dei noleggiatori di cui anche easyNoleggio fa parte, è quello di calcolare il deposito circa il 10% del valore di acquisto del bene.
È quindi un evento piuttosto comune che nel contratto di noleggio sia presente una cauzione la cui cifra supera di molto la tariffa di noleggio giornaliera del bene stesso.
Altrettanto spesso capita che il cliente consideri questo importo troppo alto rispetto a quanto pagherà per il noleggio della macchina ma è importante puntualizzare che il valore del bene noleggiato supera di molto quello della tariffa di noleggio e di conseguenza il noleggiatore deve tutelarsi in caso di danni.
La restituzione della cauzione
Abbiamo visto a più riprese che un noleggiatore professionale effettua accurati controlli ispettivi sulla macchina sia al momento dell’uscita dal centro noleggio sia al momento della riconsegna.
Il deposito cauzionale viene restituito integralmente al cliente quanto termina il periodo di noleggio.
Al momento del rientro della macchina o dell’attrezzatura infatti se noleggiatore e cliente constatano che questa non ha subito danni conclamati ed evidenti che possano compromettere il funzionamento della macchina, ed il corrispettivo sia stato correttamente versato, la cauzione viene sbloccata e totalmente restituita al cliente.
È importante sottolineare che il manuale d’uso e manutenzione di ogni attrezzatura ne disciplina anche le corrette modalità di utilizzo, e può essere considerato il vademecum da seguire dal cliente durante il periodo di noleggio.
Esistono due casistiche, specificatamente citate nelle cosiddette clausole vessatorie del contratto, in cui al cliente non viene restituita interamente o parzialmente la cauzione.
La prima di esse si realizza qualora vengano riscontrati danni conclamati che pregiudichino il corretto funzionamento della macchina. A seconda dell’entità del danno provocato alla macchina il deposito cauzionale può essere trattenuto parzialmente o totalmente.
Il secondo caso riguarda invece aspetti esplicitamente inseriti nel contratto di noleggio e non rispettati dal cliente come il mancato pagamento del corrispettivo.
Le nostre conclusioni
Il contratto di noleggio disciplina il rapporto tra cliente e noleggiatore, incluso il valore della cauzione e le casistiche di restituzione.
La cauzione nel noleggio macchinari può essere calcolata con diversi metodi ma tutti tengono conto del valore della macchina; la sua restituzione al cliente è subordinata alle condizioni in cui viene riconsegnata la macchina ed al pagamento del corrispettivo pattuito.
Affidandosi ad un noleggiatore professionale il cliente ha la sicurezza di sottoscrivere un contratto di noleggio che identifichi tutte le fattispecie in cui la cauzione può non essere restituita.