I carrelli elevatori sono fondamentali per il movimento e lo stoccaggio di oggetti pesanti, specialmente nel settore manifatturiero.
Poiché incidono sui costi operativi, sulla produttività e sulla gestione dei magazzini aziendali, è essenziale imparare come scegliere il carrello elevatore adatto alle proprie esigenze di lavoro. Di fatto, sul mercato, si possono trovare diversi carrelli elevatori, ciascuno destinato a specifiche operazioni. Essendo macchine versatili che si adattano a molteplici settori di produzione, molte aziende e professionisti preferiscono adottare la soluzione del noleggio carrelli elevatori ottenendo tutti i vantaggi di avere una macchina performante e diminuendo i costi di gestione della stessa.
Carrello elevatore: come scegliere il modello giusto
Per apprendere come scegliere il carrello elevatore adatto alla propria attività, bisogna prima imparare alcune nozioni su questa tipologia di macchine. Sono veicoli alimentati da batteria o motore e dotati di un sistema idraulico per il sollevamento. Possono essere a tre ruote oppure a quattro, entrambi i modelli sono a trazione posteriore, inoltre, la maggior parte sono progettati con un sistema di contro-peso.
I modelli più conosciuti, disponibili sul mercato del noleggio sono:
Carrello commissionatore, ideale per movimentazione, sollevamento e stoccaggio soprattutto per il prelievo di merci disposte lateralmente lungo un corridoio. La sua capacità di carico si aggira intorno a 1-2 tonnellate. Si possono utilizzare su pavimenti con una pendenza inferiore al 5-10%, hanno una buona velocità di spostamento ed un ottimo comfort durante l’utilizzo.
Carrello elettrico controbilanciato a tre ruote, è dotato di una o due ruote motrici centrali posizionate sotto il contrappeso. Il vantaggio consiste nell’offrire un raggio di sterzata migliore rispetto a quelli con quattro ruote.
Carrello elettrico controbilanciato a quattro ruote, presenta due ruote motrici posteriori controllate da un cilindro idraulico a doppio effetto. Offre maggiore stabilità in curva ed è adatto sia ai cantieri che ai magazzini, soprattutto per applicazioni difficili e sollevamento di carichi pesanti, come l’installazione di macchinari e attrezzature. La capacità di carico di questi modelli varia da 1.000 a 3.500 kg.
Carrello elevatore articolato, ha il portaforche ribaltabile che ruota attorno a un perno. Questi modelli sono consigliati per magazzini con corsie strette e per il carico e lo scarico di rimorchi.
Carrello elevatore laterale, è progettato appositamente per la movimentazione di carichi lunghi.
Il carrello multidirezionale, ha sostituito i carrelli elevatori laterali poiché può movimentare in qualsiasi direzione e con precisione, carichi particolarmente lunghi.
Carrello elevatore fuoristrada, destinato ad un utilizzo intensivo all’aperto, è in grado di sollevare carichi da 1 a 50 tonnellate.
Come valutare la capacità di carico e scegliere il modello corretto
Quando si parla del carrello elevatore, si può quindi scegliere tra numerosi modelli, ognuno dei quali presenta diverse caratteristiche come ad esempio l’ergonomia, le gomme utilizzate l’alimentazione ecc…
Tra tutti però, i più importanti da mettere al primo posto sono il peso e le tipologie di merci che la macchina può sollevare. I modelli a tre ruote sono indicati per utilizzi interni, soprattutto in magazzini con scaffalature alte o per lo stoccaggio selettivo ed hanno una capacità di carico massima di 2.500 kg con un raggio di sterzata ridotto.
Quelli a quattro ruote invece, sono ottimizzati per l’utilizzo su superfici irregolari oppure accidentate. Sono ideali per la movimentazione di carichi pesanti, poiché possono gestire carichi fino a 8.000 kg. Hanno maggiore stabilità ma un raggio di sterzata ampio.
In generale, è possibile utilizzare accessori specifici per migliorare la capacità dei carrelli elevatori standard e facilitare la movimentazione dei carichi in modo più efficiente. La scelta del tipo e della lunghezza delle forche dipenderà dalle dimensioni e dal tipo di carico. Per garantire la stabilità del veicolo, bisogna ricordarsi che all’aumentare della lunghezza delle forche, diminuirà l’altezza massima di sollevamento del carrello.
Gli altri fattori da considerare per scegliere un buon carrello elevatore
Se si impiega un carrello elevatore in maniera prolungata, si possono scegliere ulteriori caratteristiche come ad esempio il comfort, ottimizzando così l‘impiego della macchina. Una cabina spaziosa infatti, consente all’operatore di cambiare posizione, salire e scendere agevolmente e godere di una buona libertà di movimento, garantendo una migliore visibilità.
Anche le gomme montate sulla macchina possono agevolare il lavoro. Quelle piene superelastiche sono adatte sia per l’uso interno che esterno, anche per coprire lunghe distanze, offrendo comfort e aderenza. Le pneumatiche sono raccomandate per l’utilizzo esterno e per il trasporto di carichi pesanti ed offrono una buona stabilità. Le gomme non-marking, sono appositamente progettate per l’uso interno, per non lasciare segni sul pavimento. Infine quelle antiforatura sono progettate per superfici non uniformi o soggette a sprofondamenti.
Vantaggi e svantaggi dei vari motori
Un altro fattore importante per poter scegliere il miglior modello di carrello elevatore adatto ai vari impieghi, è la sua alimentazione. Ogni motore infatti è più o meno adatto ai diversi contesti.
I carrelli elevatori elettrici sono principalmente utilizzati in ambienti interni dato che hanno zero emissioni nocive e sonore, possono essere impiegati anche in spazi privi di sistemi di ventilazione. Sono compatti, maneggevoli, richiedono una manutenzione ridotta, le batterie inoltre, possono essere facilmente sostituite allungando la vita utile della macchina.
I carrelli elevatori diesel sono più indicati per l’utilizzo in ambienti esterni. La loro capacità di carico è superiore rispetto ai carrelli elevatori elettrici. Non sono adatti per l’utilizzo interno ed hanno un ingombro maggiore.
Infine i carrelli elevatori a gas, sono equipaggiati con un motore a combustione che utilizza gas propano liquido (GPL) o gas naturale compresso (GNC). Sono utilizzabili sia in ambienti esterni che interni. Il riempimento del serbatoio è veloce, tuttavia, la sua posizione (nella parte posteriore del carrello), può ingombrare e limitare il campo visivo. I costi di manutenzione sono più elevati rispetto agli altri tipi di motori.
In conclusione
Quando si svolgono attività come il sollevamento, la movimentazione merci oppure la gestione del magazzino, scegliere il giusto modello di carrello elevatore è fondamentale nell’ottimizzazione delle operazioni. Ogni tipo di modello, che sia elettrico, diesel o a gas, presenta vantaggi e svantaggi specifici che devono essere attentamente valutati in base alle esigenze del contesto lavorativo.
Quelli elettrici si distinguono per la loro eco-sostenibilità, che li rende ideali per l’uso in ambienti interni. La loro manutenzione ridotta e la bassa rumorosità li rendono una scelta efficiente e conveniente a lungo termine.
D’altra parte, i carrelli elevatori diesel offrono una maggiore capacità di carico e una maggiore autonomia, risultando particolarmente adatti per l’uso esterno. Tuttavia, occorre considerare il consumo di combustibile fossile e le emissioni di gas che ne derivano.
I carrelli elevatori a gas, combinano alcuni vantaggi di entrambe le soluzioni precedenti. Offrono un riempimento rapido del serbatoio, ed un utilizzo versatile sia in ambienti esterni che interni. Tuttavia, il posizionamento del serbatoio può limitare il campo visivo, ed i costi di manutenzione sono superiori rispetto agli altri tipi di motori.
Scegliere il tipo di carrello elevatore più adatto dipende da una valutazione attenta dei fattori specifici, come il tipo di carico, il peso, le dimensioni e le condizioni operative. Quando bisogna noleggiare queste macchine, è consigliabile consultare esperti del settore come easyNoleggio, i quali offrono una consulenza professionale nell’individuare la soluzione migliore in base alle esigenze specifiche.
La scelta della macchina giusta, potrà garantire un ambiente di lavoro più sicuro, un’ottimizzazione dei tempi e dei costi, nonché un impatto ambientale ridotto.
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