Sollevare e movimentare carichi importanti, sono due attività molto frequenti in settori come l’edilizia e l’agricoltura.
Pur molto diversi tra loro questi due ambiti hanno in comune l’utilizzo di un macchinario, il sollevatore telescopico, in grado di svolgere queste operazioni.
In questo articolo parleremo di cos’è un sollevatore telescopico e come utilizzarlo in edilizia e agricoltura.
Cos’è e a cosa serve un sollevatore telescopico
l sollevatore telescopico è il principale macchinario utilizzato per sollevare in quota materiali piuttosto pesanti e ingombranti.
La struttura del sollevatore si compone di un corpo macchina dotato di ruote sterzanti, che ne permettono il movimento su diverse tipologie di terreno, di una cabina di manovra e di un braccio telescopico a sfilo.
Proprio quest’ultimo elemento caratterizza il macchinario, tanto da darle il nome, e consente di raggiungere determinate altezze.
All’estremità del braccio possono essere installate attrezzature diverse tramite attacco rapido come forche, ganci, cestelli e benne.
Parlando di sollevatore telescopico cos’è importante sottolineare è la totale versatilità della macchina, che permette di sollevare ogni tipo di materiale.
Sul mercato e soprattutto in molte flotte noleggio, si trovano diversi modelli di sollevatori che possono essere divisi in due categorie:
- Sollevatori telescopici fissi, utilizzati principalmente in agricoltura, che possono muovere il braccio solo frontalmente.
- Sollevatori telescopici rotativi, impiegati soprattutto in edilizia, sono dotati di una cabina in grado di ruotare a 360° gradi con tutto il braccio. Ciò permette all’operatore di movimentare il carico in molteplici direzioni.
Sollevatore: differenza tra braccio fisso e rotativo
Dovendo noleggiare un sollevatore telescopico cos’è importante valutare? L’altezza e le condizioni in cui la macchina andrà ad operare sono i due elementi principali per poter scegliere al meglio il tipo di sollevatore.
Per quanto riguarda altezze fino a 16 metri, si possono impiegare i sollevatori fissi, mentre i rotativi sono necessari per altezze più elevate.
Invece, prendendo in considerazione il contesto in cui si opera, devono essere valutati due aspetti:
- Quando il posto di lavoro presenta spazi aperti, come ad esempio un’azienda agricola o un cantiere stradale, il telescopico fisso può essere una valida opzione perché più compatto e maneggevole.
- Se invece gli spazi si fanno più stretti, come può accadere in un cantiere edile oppure nei centri storici per lavori di restauro, la soluzione più idonea può essere il sollevatore telescopico rotativo. Una volta posizionato può infatti raggiungere punti diversi senza doversi muovere, grazie alla cabina in grado di ruotare.
Se il cliente necessita di manovrare carichi in posizioni diverse la scelta migliore ricade quindi sul sollevatore rotativo. Qualora si debba posizionare il carico solo frontalmente, e si abbia lo spazio sufficiente per manovrare il macchinario, il rotativo può essere l’opzione più valida.
Cosa può fare un sollevatore telescopico per l’edilizia
Definite le caratteristiche del sollevatore telescopico, ora approfondiremo cos’è possibile movimentare in campo edile.
Le tipologie di materiali sollevabili in edilizia sono molteplici e comprendono tutti i materiali da costruzione posti su pallet come mattoni o sacchi di cemento ma anche travi o manufatti fino ai materiali sfusi come terra e ghiaia che possono essere movimentati tramite una benna.
I sollevatori telescopici vengono impiegati nelle grandi opere pubbliche, come i progetti previsti dal PNRR, nei cantieri ma anche all’interno dei magazzini edili.
In edilizia si noleggiano sia sollevatori telescopici fissi che rotativi. Alcuni modelli di questi ultimi possono raggiungere anche i 30 metri di altezza e rappresentano l’opzione a cui si fa ricorso quando gli spazi sono stretti. Una volta stabilizzato il macchinario l’operatore può ruotare cabina e braccio per raggiungere diversi punti del cantiere e movimentare al meglio i materiali.
Sollevatore telescopico: cos’è importante sapere in agricoltura
Cos’è che invece un sollevatore telescopico può movimentare nel campo dell’agricoltura? Per quanto riguarda il settore agricolo, possono essere sollevati e movimentati sia materiali sfusi come terra o mangimi che solidi come presse di foraggio oppure pali per recinzioni. Data la loro versatilità i sollevatori telescopici possono essere impiegati anche per diverse tipologie di raccolte oppure per effettuare la manutenzione di alberi da frutto.
In agricoltura vengono noleggiati maggiormente i sollevatori telescopici fissi che generalmente possono raggiungere fino a 16 metri di altezza anche se difficilmente si devono raggiungere altezze superiori ai 10. Gli spazi aperti permettono ampia libertà di manovra ed i sollevatori fissi sono l’ideale per questo settore perché più piccoli e leggeri delle versioni rotative. Queste caratteristiche ne permettono l’utilizzo anche su terreni più morbidi e addirittura fangosi.
Le nostre conclusioni
In questo articolo abbiamo puntato l’attenzione sul sollevatore telescopico e cos’è importante valutare quando si decide di noleggiarlo nel settore edile o in quello agricolo.
È importante inoltre sottolineare che per manovrare ogni tipo di sollevatore telescopico è necessario essere in possesso di una specifica abilitazione.
La normativa, in particolare l’Accordo Stato-Regioni del 22/02/12, indica infatti che tutti gli operatori debbano essere correttamente formati e che la loro abilitazione sia in corso di validità.
Affidandosi ad un noleggiatore professionale, si può essere supportati nella scelta del modello più adatto ed inoltre, con la formula di noleggio a caldo, disporre di un operatore qualificato che potrà svolgere il vostro lavoro.
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