Dopo un 2021 che ha rappresentato un vero e proprio boom per il settore noleggio, anche il 2022 si è chiuso in crescita per il comparto.
Come ogni anno Assodimi/Assonolo, l’associazione dei noleggiatori di cui anche easyNoleggio fa parte, ha presentato l’andamento del comparto nel 2022 e le tendenze del noleggio macchinari nel 2023.
Durante l’assemblea annuale dell’associazione, a cui abbiamo partecipato, è stato confermato il sentiment di molti noleggiatori riguardo l’anno molto positivo.
Lo studio noleggio
Il campione preso in esame si compone di circa 3000 aziende che effettuano il noleggio come attività prevalente. È interessante notare che in Italia sono oltre 5000 le aziende in possesso del codice Ateco atto al noleggio, ovvero una combinazione alfanumerica che inizia per 77.3. Il centro studi ha quindi effettuato una selezione di tipo qualitativo al fine di puntare l’attenzione solo su aziende che praticano il noleggio professionale nel nostro paese.
Dallo studio emerge un mercato in forte ascesa, con medie nazionali sul +22.6%, in cui i soci Assodimi vantano crescite medie del 27.2%. Ognuno degli indici aziendali è positivo, ad eccezione del costo del personale e del fatturato pro capite. Emerge infatti una mancanza di personale all’interno di un comparto che è molto cresciuto negli ultimi anni ma risulta ancora poco attrattivo per i potenziali collaboratori.
La solidità dell’espansione è confermata da altri due indicatori: l’indice di solvibilità che si attesta in 1.2 e l’indice del cash flow registrato al 18.3%.
Da notare come durante il 2022 il comparto noleggio abbia registrato una crescita superiore a quanto previsto a fine 2021, ovvero di poco superiore al 20%.
Una delle tendenze del noleggio del 2023 è la previsione di un ulteriore incremento stimato intorno al 15%. L’aumento degli investimenti privati e pubblici, sulla spinta del PNRR, sarà la principale leva che porterà il mercato del noleggio italiano a toccare i 2.88 miliardi di euro entro fine anno.
Infine un ultimo indice estremamente esplicativo è la spesa pro capite per il noleggio che ha raggiunto i 48.6€, registrando un incremento del 114% in 15 anni di cui il 60% solo negli ultimi 3 anni.
Lo scenario economico
Contestualizzare lo scenario economico è essenziale per comprendere a pieno l’espansione del settore nel 2022, che già aveva realizzato un boom l’anno precedente, così come per capire le tendenze del noleggio macchinari per il 2023.
Dopo la pandemia e la ripresa economica, di cui l’edilizia ha fatto da traino, il nostro paese così come l’Europa intera ha dovuto fare i conti con la crisi energetica ed il conflitto russo-ucraino.
Sebbene il PIL italiano sia cresciuto del 3,2% molte aziende hanno dovuto infatti fronteggiare gli aumenti di energie, materie prime e macchinari.
In questo scenario il ramo delle costruzioni, con la parte finale degli ecobonus e l’avvio del PNRR, ha giocato un ruolo fondamentale per il noleggio. Non dobbiamo infatti dimenticare che è proprio l’edilizia uno dei settori in cui si fa maggior ricorso a macchinari e attrezzature a noleggio.
Il noleggio è diventato una vera e propria scelta di business per un numero sempre crescente di clienti, e questa tendenza assume un valore ancor più importante se riferito al momento attuale del mercato.
L’andamento del comparto delle costruzioni in primis, che rappresenta la percentuale di clienti più robusta del noleggio, e dell’industria stanno crescendo in maniera tale da sopperire alle problematiche appena citate, anche se emerge una sempre più marcata scarsità di macchinari disponibili a noleggio.
Le tendenze del noleggio macchinari e attrezzature per il 2023
Durante l’assemblea annuale di Assodimi alle aziende associate è stato chiesto di individuare alcune parole per descrivere le prospettive di mercato tra cui spiccano: positivo, da gestire, da sviluppare, complicato, opportunità.
Queste cinque parole sintetizzano le tendenze del noleggio di macchinari 2023 che è identificato come positivo ma allo stesso necessita di una gestione oculata soprattutto per le pratiche da sviluppare nel prossimo futuro.
Sembra infatti che la pandemia abbia sancito un punto di rottura con il passato e che gli utilizzatori italiani siano finalmente pronti a recepire in toto le buone pratiche di noleggio, già diffuse in molti paesi europei, preferendo un servizio di qualità rispetto ad un prezzo più basso.
Una delle maggiori opportunità di sviluppo per il settore è senza dubbio la digitalizzazione spinta delle procedure con un sempre maggior ricorso al noleggio online da parte delle aziende, attività che persegue finalità sia di semplicità di utilizzo per il cliente sia di sostenibilità.
Dall’altro lato della medaglia sono invece due i principali problemi da fronteggiare per le aziende di noleggio: ricerca e mantenimento del personale e difficoltà nell’approvvigionamento delle macchine.
Se per il primo aspetto va sottolineata la mancanza di appeal del settore, nonostante il noleggio sia un’attività estremamente dinamica ed il comparto in crescita, il problema della mancanza di macchine è ben più ampio.
Per poter rispondere alle crescenti richieste di noleggio le aziende dovrebbero, e vorrebbero, allargare i parchi macchina ma i tempi di consegna dei nuovi macchinari sono lunghi ed i costi aumentano a causa delle anomalie di cui abbiamo parlato in precedenza.
Le nostre conclusioni
Il noleggio italiano si conferma un mercato che gode di ottima salute e anche le tendenze del noleggio macchinari 2023 lo confermano.
Noleggiare macchine sarà di supporto ai tantissimi clienti, in particolare nelle costruzioni e nell’industria, che saranno interessati dagli investimenti dei prossimi anni.
Come confermato da moltissimi noleggiatori l’attività va gestita e sviluppata così da creare le basi per il noleggio del prossimo futuro che sarà sempre più percepito come un servizio di qualità.