I carrelli elevatori sono macchine largamente utilizzate e noleggiate in contesti industriali e nella logistica.
Dato che questi macchinari trasportano carichi talvolta molto pesanti, che devono essere anche posizionati in alto, ed operano anche vicino agli operatori è necessario che siano manovrati in condizioni di massima sicurezza.
In questo articolo ci focalizzeremo quindi sulla sicurezza sui carrelli elevatori.
I rischi connessi all’utilizzo dei carrelli elevatori
L’impiego di carrelli elevatori comporta alcuni rischi propri di questa attività, anche se gli stessi rischi sono connessi anche alle altre attrezzature per la logistica.
Per approfondire questo argomento ti consigliamo di leggere il nostro articolo Quali sono i vari tipi di carrello elevatore.
I rischi legati all’utilizzo dei carrelli sono principalmente quattro: ribaltamento, caduta del materiale, collisione, infortuni.
Un carrello rischia di ribaltarsi quando movimenta carichi troppo pesanti rispetto alla sua portata, oppure l’operatore effettua manovre non sicure a pieno carico.
La caduta del materiale può avvenire nel caso in cui questo non sia stato fissato bene al pallet. Oppure quando l’operatore preleva e trasporta più colli contemporaneamente, magari di notevole peso.
Può talvolta avvenire che due carrelli, o due attrezzature diverse tra loro, entrino in collisione tra loro. Anche se sia nelle industrie che nei magazzini sono presenti percorsi specifici da seguire con i carrelli è possibile che questi si scontrino tra loro trasportando colli che ne limitano la visibilità.
Per gli stessi motivi, o per manovre errate, possono verificarsi a volte degli infortuni. Può infatti capitare che il carrello elevatore urti con il corpo macchina o con il collo il personale che sta lavorando in prossimità del suo percorso, causando infortuni che in alcuni casi possono rivelarsi anche gravi.
Dispositivi di sicurezza sui carrelli e utilizzo dei DPI
Tutti i rischi appena descritti possono implicare degli infortuni per gli operatori o per il personale che lavora nei pressi dei carrelli. Per eliminare il più possibile il rischio infortuni, soprattutto gravi, oltre alla struttura stessa del carrello (zavorra, protezioni, specchietti e cinture) esistono sistemi che rendono possibile percepire l’arrivo dei carrelli in movimento.
Stiamo parlando dei dispositivi di sicurezza, ovvero tutti quei sistemi montati sul carrello che lo rendono visibile o udibile durante le manovre oppure che avvertono l’operatore quando supera determinati limiti.
Fanali, luci di posizione e sistemi acustici d’allarme
Ogni modello di carrello elevatore monta fanali sia anteriori che posteriori e luci di posizione. Ciò aiuta a rendere la macchina visibile anche in condizioni di visibilità limitata come aree scarsamente illuminate, angoli oppure lavori in esterna.
Dato che i carrelli elevatori sono piuttosto silenziosi, in particolare i sempre più diffusi carrelli elettrici, è importante che si possa sentire il loro arrivo anche senza vederli. Per questo motivo i muletti montano sistemi acustici che avvertono il personale a terra del loro arrivo. Parliamo di particolari allarmi che suonano quando il carrello effettua delle curve oppure il cicalino che si attiva quando il muletto si muove in retromarcia.
Va tenuto in considerazione che all’interno di magazzini o stabilimenti industriali delle fonti di rumore sono sempre presenti.
Esistono infatti delle particolari luci di colore blu, facilmente riconoscibili, che proiettano a terra le linee che vanno a comporre un’area di sicurezza cui gli operatori a terra dovranno tenersi al di fuori.
I carrelli elevatori montano inoltre dei veri e propri allarmi. Questi avvertono l’operatore a bordo nel caso in cui stia superando determinati limiti come il peso massimo di carico, l’inclinazione delle forche o l’eccesso di velocità nella salita o discesa delle forche stesse. Grazie a questi sistemi l’operatore può condurre il carrello in sicurezza. Si evitano così perdite di equilibrio del muletto che potrebbero portare a ribaltamenti o a manovre azzardate.
Coloro che lavorano nei magazzini o nelle industrie devono indossare i DPI, di cui abbiamo parlato anche in un nostro precedente articolo. Oltre ad essere previsti dalla legge, i dispositivi di sicurezza individuale possono evitare una serie di infortuni.
Il corso di abilitazione per carrellisti
Come abbiamo già avuto modo di vedere, per poter condurre un carrello elevatore è necessario essere in possesso di una specifica abilitazione.
Il D.Lgs 81/2008 infatti indica i carrelli elevatori, o muletti che dir si voglia, tra le macchine per cui è necessaria l’abilitazione.
Per ottenerla è necessario frequentare un corso di formazione composto da un modulo teorico e da un modulo pratico, e superare la prova finale.
La durata dell’abilitazione, che in gergo è detta anche “patentino”, è di 5 anni. Trascorso questo tempo l’operatore deve effettuare un corso di aggiornamento per prorogare la validità.
Una particolare attenzione viene dedicata durante il corso di formazione all’accortezza delle manovre, come l’accatastamento dei colli, ma anche al rispetto di procedure di sicurezza durante la conduzione, come il divieto di superare i limiti massimi di altezza.
Le nostre conclusioni
Essendo macchine utilizzate principalmente in contesti come i magazzini o le industrie, i carrelli elevatori devono necessariamente essere manovrati in sicurezza per evitare incidenti ed infortuni.
I carrelli montano sistemi che permettono al personale a terra di vedere o udire l’arrivo del muletto stesso, evitando quindi di stazionare in un’area non sicura.
Nel ricordare che per condurre i carrelli elevatori è necessario essere in possesso di una specifica abilitazione, consigliamo sempre di manovrare queste macchine in sicurezza. Utilizzare i necessari dispositivi di sicurezza, rispettare le procedure indicate durante il corso di formazione e prestare la massima attenzione.