L’agricoltura è un settore che prevede molte lavorazioni ed attività differenti, spesso stagionali, e per poterle effettuare servono macchinari ed attrezzature specifiche.
In questo articolo punteremo l’attenzione sulle lavorazioni del terreno per capire quali attrezzature utilizzare.
Le lavorazioni del terreno
In agricoltura le lavorazioni del terreno sono attività estremamente importanti poiché condizionano le caratteristiche del suolo e sono propedeutiche all’ottenimento di buoni risultati di coltivazione e raccolta.
Le lavorazioni si eseguono mediante macchine agricole e attrezzi meccanici di cui abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo.
Lavorare il terreno con queste attrezzature significa raggiungere obiettivi molto diversi tra loro. Distruggere erbacce e parassiti, preparare il letto per la semina o aumentare la permeabilità del terreno.
Le operazioni da compiere sono numerose. Per poterle approfondire al meglio è necessario classificarle in base al periodo, in gergo tecnico detto anche epoca, in cui sono effettuate. Un esempio sono le lavorazioni del terreno per la messa a coltura, le lavorazioni preparatorie e complementari ed infine le operazioni di coltivazione.
Lavorazioni del terreno per la messa a coltura
Questo primo gruppo comprende tutte quelle lavorazioni che hanno come scopo la messa a coltura di un terreno o un appezzamento di terra che non è mai stato coltivato o che è rimasto incolto per molti anni, oppure che verrà destinato ad una coltivazione di lunga durata come ad esempio un frutteto.
Le lavorazioni in questione sono il dissodamento e lo scasso che sono diverse tra loro, pur avendo caratteristiche comuni.
Il dissodamento è eseguito a seguito di un disboscamento o decespugliamento, quindi su di un terreno rimasto incolto o mai coltivato. L’operazione ha lo scopo di rompere la compattezza del terreno ad una profondità che parte da mezzo metro fino a raggiungere anche i 150 cm. Per dissodare il terreno si utilizzano aratri trainati da trattori agricoli anche se talvolta possono essere impiegate macchine movimento terra come gli escavatori.
Effettuare uno scasso significa invece lavorare il terreno che in precedenza è stato già destinato ad una coltivazione arborea. Lo scopo è aumentare la sofficità del terreno affinché le radici possano espandersi agilmente in profondità.
Lo scasso può essere effettuato con diverse tecniche: a buche, a trincea o totale. La decisione cambia a seconda delle esigenze e la profondità da raggiungere è generalmente intorno agli 80/100 cm.
Le lavorazioni preparatorie
Prima di seminare o piantare una coltura devono essere effettuate le cosiddette lavorazioni preparatorie principali del terreno. Lo scopo di queste operazioni è preparare il terreno e metterlo nelle condizioni ottimali per accogliere la coltura che verrà effettuata conseguentemente.
Nello specifico le lavorazioni sono vangatura, aratura, fresatura e scarificatura.
La vangatura è l’operazione che prevede il taglio del terreno in piccoli blocchi ad una profondità di circa 20/30 cm. Può essere effettuata manualmente con utensili da scavo come la vanga se l’appezzamento di terra è di piccole dimensioni. Oppure tramite una vangatrice meccanica trainabile con un trattore per terreni più ampi.
L’aratura consiste invece in un’azione combinata di taglio e rovesciamento dei blocchi del terreno per creare le giuste condizioni del terreno per ospitare la nuova coltura. Per questa lavorazione del terreno si usa l’aratro, un attrezzo meccanico trainabile, che può raggiungere profondità diverse a seconda delle necessità.
La fresatura è un’operazione che serve a sminuzzare gli strati superficiali del terreno e a mescolarli tra loro. Si effettua tramite la fresatrice agricola che raggiunge generalmente i 20 cm di profondità
L’ultima lavorazione preparatoria principale è la scarificatura, detta anche rippatura. Questa operazione viene eseguita tramite lo scarificatore, un attrezzo meccanico che viene trainato dal trattore agricolo in grado di effettuare tagli verticali con lo scopo di sgretolare il terreno.
Le lavorazioni complementari
Questo gruppo raccoglie tutte quelle operazioni che sono effettuate in contemporanea alle lavorazioni preparatorie e, non essendo principali, hanno un carattere complementare.
Tra le lavorazioni complementari possiamo citare l’erpicatura e la rullatura, anche se in alcuni casi le lavorazioni di cui abbiamo parlato in precedenza possono rientrare in questo gruppo e non nelle operazioni preparatorie.
Per effettuare l’erpicatura si usa l’omonima attrezzatura, l’erpice, che viene trainata dal trattore agricolo. Questa operazione si effettua a seguito dell’aratura ed ha lo scopo di ridurre le zolle di terreno portando le erbacce e le radici in superficie così da esporre al sole e all’aria che contribuiranno ad estirparle. Allo stesso tempo sminuzzando e rivoltando il terreno l’erpice permette al concime di arrivare agilmente in profondità.
La rullatura, che si effettua con un rullo agricolo, è una pratica che permette all’operatore di pareggiare il più possibile la superficie del terreno. L’obiettivo è duplice: rendere più agevole il percorso di trattori e macchine operatrici e consentire all’acqua di circolare nel miglior modo possibile tra i pori creati nel terreno.
Le operazioni di coltivazione
L’ultimo gruppo di lavorazioni sono quelle che sono successive alla semina e per questo sono chiamate anche consecutive.
Alcune di queste operazioni le abbiamo già menzionate nei precedenti gruppi poichè, come già detto, possono essere effettuate in epoche differenti a seconda della coltura in oggetto.
La sarchiatura è l’attività tramite cui si smuove lo stato superficiale del terreno, inferiore ai 10 cm, e si effettua manualmente oppure impiegando la sarchiatrice, un’attrezzatura trainabile con il trattore.
Per rincalzatura si intende invece quella tecnica che consiste nello spostare una certa quantità di terra a ridosso delle piante coltivate. I benefici di questa lavorazione sono la protezione della pianta dal gelo ma anche il supporto all’irrigazione delle piante stesse. Inoltre, a seconda del prodotto coltivato, rincalzare una pianta permette l’imbianchimento di colture come i finocchi oppure evita che i tuberi come le patate possano inverdire. La rincalzatura può essere effettuata a mano con zappe o altri attrezzi per fare buche oppure meccanicamente utilizzando un rincalzatore a dischi trainabile.
Le nostre conclusioni
In agricoltura sono molteplici le operazioni da effettuare a seconda del prodotto che si sta coltivando. Per lavorare il terreno al meglio ed ottenere i migliori risultati possibili è necessario impiegare macchine ed attrezzature professionali che possono essere reperite a noleggio.
Erpici, aratri e sarchiatori si stanno infatti diffondendo in molti parchi noleggio e sono una valida soluzione per il cliente che vuole lavorare con attrezzature professionali.