Guida semplice sul Decreto Legislativo 81/2008: a chi si rivolge e quali sono gli obblighi previsti. L’importanza dei corsi di formazione, del DVR e dei DPI.
Hai già provato a leggere il testo del Decreto Legislativo 81/2008 ma ti sembra troppo lungo e difficile? Allora sei capitato nel posto giusto! Nelle righe a seguire ti illustreremo tutto quello che c’è da sapere su questa normativa, evidenziando a che cosa serve, a chi è rivolta e perché è così importante. Vediamo insieme quali sono i punti salienti di questa legge.
Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro: a chi è rivolto
Il decreto legislativo 81/2008, meglio conosciuto anche come Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, è l’atto normativo che racchiude tutte le leggi precedenti e le direttive europee in materia di prevenzione, tutela e sicurezza sul luogo di lavoro. Il testo è diviso in 13 Titoli che prendono in considerazione gli specifici rischi nei vari settori lavorativi, come ad esempio quello collegato all’utilizzo di sostanze pericolose, all’esposizione ad agenti biologici o la protezione contro ferite da taglio.
Ecco a chi è rivolto il decreto legislativo 81/2008:
- Il datore di lavoro: l’unico responsabile dell’organizzazione dell’azienda e della sua produttività. Oltre a sostenere le spese, è anche colui che prende le decisioni ed installa un rapporto lavorativo con il dipendente. È proprio per questo che è soggetto ad obblighi e può incorrere in eventuali sanzioni, anche penali, qualora non effettui le giuste valutazioni sui rischi o non applichi correttamente la normativa.
- I lavoratori: non sono altro che i soggetti impegnati a svolgere una determinata attività lavorativa, indifferentemente dalla presenza di una retribuzione o meno. Sono considerati tali anche gli apprendisti, i lavoratori autonomi e coloro che svolgono uno stage, ma ne sono esclusi i familiari o gli addetti ai servizi domestici. Lo stesso vale anche per i liberi professionisti, che sono obbligati a prendere le precauzioni necessarie indossando gli strumenti di protezione e un tesserino identificativo.
Il decreto legislativo 81/2008 è applicabile nei confronti di qualsiasi tipologia di azienda e di qualsiasi settore, sia esso pubblico o privato. L’ente responsabile per la verifica periodica delle strutture e degli impianti è l’INAIL, il quale gestisce anche l’assicurazione prevista contro le malattie e gli infortuni dei lavoratori.
Diritti e obblighi previsti dal Decreto Legislativo 81/2008
Esaminando il testo del decreto legislativo 81/2008 ti sarai sicuramente accorto che esiste una chiara distinzione dei diritti del lavoratore. In particolar modo quest’ultimi sono divisi in quelli riguardanti la sicurezza, il patrimonio, la tutela personale e i diritti sindacali. Ma non è tutto, il legislatore ha accuratamente distinto le grandi aree di intervento in:
- Regole generali da applicare per qualsiasi tipologia di attività lavorativa.
- La valutazione dei rischi connessi all’attività che viene svolta e la redazione di un piano di prevenzione.
- La sorveglianza, anche sanitaria, con particolare riguardo per il RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione) e il RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)
Il RSPP, nominato dal datore di lavoro, proprio come previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo 81/2008 è la persona dotata dei requisiti professionali, con attestato per la specifica preparazione e che è in grado di coordinare i servizi per la prevenzione e la protezione dei rischi. In particolar modo egli deve rilevare i fattori di rischio, elaborare e presentare dei piani per le misure di sicurezza e occuparsi della formazione del personale.
Per determinate tipologie di attività come quelle artigiane, agricole o ittiche con un numero ristretto di dipendenti, può svolgere la carica di RSPP proprio il datore di lavoro. Anche egli però è obbligato a seguire un corso di formazione di un minimo di 16 ore con aggiornamento periodico.
Il RLS è scelto direttamente dai lavoratori e collabora col primo per tutte le materie collegate alla sicurezza dell’azienda e alla salute dei dipendenti. In base all’articolo 35, dev’essere effettuata una riunione periodica a cui partecipano il RSL, il RSPP, il datore di lavoro e il medico competente (colui che effettua la visita medica al lavoro) e insieme devono redigere il Documento Valutazione Rischi.
Che cos’è il DVR?
Il DVR o il Documento di Valutazione dei Rischi è uno strumento essenziale per le aziende, in cui sono valutati attentamente i rischi correlati al tipo di attività svolta. Pur dovendo essere redatto dal datore di lavoro in forma scritta, accade spesso che venga richiesta la consulenza di soggetti professionisti per scriverlo nel modo più corretto possibile.
Il termine per farlo e non oltre 90 giorni dall’inizio della propria attività e dev’essere aggiornato ogni qualvolta ci sono cambiamenti organizzativi, di produzione, per particolari necessità o quando vi è un infortunio. Trattandosi di un obbligo normativo previsto dal decreto legislativo 81/2008, al suo mancato adempimento si può incorrere in sanzioni che prevedono un’ammenda di fino a 6.400 euro o l’arresto con un massimo di 6 mesi in carcere.
L’importanza dei corsi di formazione e dei DPI
Per poter applicare al meglio un’azione preventiva o informativa, ciascuna azienda deve mettere a disposizione dei propri dipendenti dei corsi di formazione periodici. Oltre ai classici corsi di abilitazione (ad es. per i lavori in quota o per usare i carrelli elevatori) il Decreto Legislativo 81/2008 prevede anche la preparazione specifica per casi di emergenza, con la creazione di 2 squadre:
- Squadra antincendio: è composta da addetti del personale accuratamente istruiti sulle corrette modalità di evacuazione e su come gestire al meglio la situazione. I corsi previsti hanno fasce orarie che variano in base alla tipologia del rischio e al grado di preparazione necessaria.
- Squadra di primo soccorso: i membri si occupano delle varie emergenze sanitarie ed i corsi seguiti variano a seconda della tipologia e la grandezza organizzativa dell’azienda. I partecipanti devono essere aggiornati ogni 3 anni.
Il decreto legislativo 81/2008 presta particolare attenzione anche ai dispositivi di protezione (DPI) e al loro utilizzo corretto. Tra le regole generali previste, vale la pena menzionare le seguenti:
- Un lavoratore non può mai pulire, riparare o rimuovere i dispositivi di sicurezza da attrezzature o macchinari in moto o movimento.
- Tutti gli strumenti utilizzati per il lavoro devono essere sottoposti a operazioni di manutenzione ordinaria periodicamente.
- Le attrezzature pericolose o che operano con componenti dannose, devono essere accuratamente custodite.
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